Consigli di lettura

LETTERATURA DISTOPICA

"Se l’utopia è la prospettiva ideale, un mondo ipotetico troppo perfetto per potersi realizzare, la distopia è il suo contrario: la proiezione negativa portata all’estremo. L’ambientazione dei romanzi distopici è sempre un futuro in cui vengono esasperate le problematicità della società attuale. Spesso infatti dietro a questi romanzi si cela una critica nei confronti del mondo in cui viviamo. La letteratura distopica si può dividere in due filoni: quello post-apocalittico e quello fantapolitico." (Antonio Delisa)

In biblioteca:

Ammaniti, Niccolò "Anna"

Asimov, Isaac "Destinazione cervello"

Asimov, Isaac "Fondazione terra"

Asimov, Isaac "Il grande libro dei robot"

Atwood, Margaret "Il racconto dell'ancella"

Bradbury, Ray "Cronache marziane"

Dick, Philip K. "In terra ostile"

Huxley, Aldous "Il mondo nuovo"

Orwell, George "1984"

Orwell, George "La fattoria degli animali"

Wells, H. G. "Avventure del tempo e dello spazio"


IL VERISMO

Il Verismo fu un movimento letterario nato in Italia all'incirca fra il 1875 e il 1895 ad opera di Giovanni Verga e Luigi Capuana con la collaborazione di altri scrittori.

Il Verismo nasce sotto l'influenza del clima positivista, quell'assoluta fiducia nella scienza, nel metodo sperimentale e negli strumenti infallibili della ricerca che si sviluppa e prospera dal 1830 fino alla fine del XIX secolo. Inoltre, il Verismo si ispira in maniera evidente al Naturalismo, un movimento letterario diffuso in Francia a metà dell'Ottocento. Per gli scrittori naturalisti la letteratura deve fotografare oggettivamente la realtà sociale e umana, rappresentandone rigorosamente le classi, comprese quelle più umili, in ogni aspetto anche sgradevole; gli autori devono comportarsi come gli scienziati analizzando gli aspetti concreti della vita, la realtà sociale, politica ed economica.

IN BIBLIOTECA:
Giovanni Verga: "I malavoglia"

Federico De Roberto: Romanzi, novelle e saggi

Grazia Deledda: "Canne al vento" - "L'edera" - "La madre" -



GLI SCRITTORI AMERICANI DELLA "GENERAZIONE PERDUTA"

Per generazione perduta si intendono le persone nate tra il 1883 e il 1900 e in particolare i ragazzi del 99, che compiono 18 anni sul fronte della Prima guerra mondiale.
La generazione perduta è stata "persa" perché ha trovato i valori morali e sociali conservatori dei loro genitori irrilevanti in un mondo del dopoguerra.
“Siete tutti una generazione perduta – disse una volta Gertrude Stein a Ernest Hemingway – voi giovani che avete prestato servizio nella guerra. Non avete rispetto di niente, pronti a bere fino a morire”. Ed è proprio questa frase (Siete tutti una generazione perduta) che Hemingway ha messo in epigrafe nel suo primo romanzo, “Fiesta“, pubblicato nel 1926
Erano considerati "persi" a causa della loro tendenza ad agire senza scopo, anche in modo sconsiderato, spesso concentrandosi sull'accumulo edonistico della ricchezza personale.

Al 1929 risale “Niente di nuovo sul fronte occidentale“, il romanzo autobiografico di Erich Maria Remarque, ambientato tra il 1914 e il 1918 nelle trincee e sui campi di battaglia occidentali nei quali è stata combattuto il Grande Conflitto. Al 1925 risale “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald, definito da T.S. Eliot “il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James”.

Gli scrittori americani della Lost Generation (generazione perduta) sono:
Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, John Steinbeck, Thomas Stearns Eliot, John Dos Passos, Alan Seeger, Erich Maria Remarque, Henry Miller, Ezra Pound, Sherwood Anderson e Erskine Caldwell.


In biblioteca:

Ernest Hemingway: Addio alle armi

Fiesta (Il sole sorgerà ancora)

Isole nella corrente

Il vecchio e il mare

Di là dal fiume e tra gli alberi

I quarantanove racconti

Verdi colline d'Africa

Storie della guerra di Spagna

Avere e non avere

Francis Scott Fitzgerald: Il grande Gatsby

28 racconti

Il diamante grosso come l'hotel Ritz

Belli e dannati

John Steinbeck: Furore

Uomini e topi

L'inverno del nostro scontento

Vicolo Cannery

La valle dell'Eden

Al Dio sconosciuto

Thomas Stearns Eliot: Thomas S. Eliot (Monografia)

John Dos Passos: Il 42° parallelo

Erich Maria Remarque: Niente di nuovo sul fronte occidentale

Tre camerati

Arco di trionfo

Henry Miller: Tropico del cancro

Tropico del capricorno

Sherwood Anderson: Ritratto di Kit Brandon

Erskine Caldwell: La mano di Dio

38 racconti